venerdì 1 maggio 2015

Drammi esistenziali

Quando ci fu il Karaoke nella mia città con Fiorello avevo 13 anni e quella sera invidiai tutti i miei compagni di classe e amici che furono accompagnati dai genitori anche solo all'ingresso della piazza per far loro intravedere anche solo una piccolissima parte dello spettacolo. Mi chiusi in camera, odiai l'umanità intera e decisi solennemente che dopo tale privazione, il mio spirito si sarebbe rafforzato a tal punto da determinare il mio futuro riscatto nella società.

A distanza di 21 anni, stasera il Karaoke è ancora nella mia città. A differenza di allora, la me trentaquattrenne si farebbe fare una colonscopia piuttosto che presentarsi, anche solo a distanza, ad un evento del genere.
Di fatto, mi sono comunque chiusa in casa, colma di odio verso l'umanità e il mio spirito non si è ancora rafforzato abbastanza da giustificare un mio riscatto nella società.

Presumo che qualcosa sia andato storto negli ultimi 21 anni.
Tanto più che il miracolo in cui ho tanto sperato, ovvero di acquisire doti canore tali da garantirmi almeno l'approvazione felina, non è mai avvenuto.

Disperazione.